Joe Colombo
(Milano 1930 – 1971)
Nato a Milano, Joe Colombo studia all’Accademia di Belle Arti di Brera per poi dedicarsi allo studio dell’architettura al Politecnico milanese. Dal 1951 al 1955 lavora come artista ad opere di pittura e scultura, fonda il Nuclear Painting Movement e diventa membro dell’Art Concret Group. La sua formazione è un connubio ideale tra creatività artistica e solida preparazione progettuale. Il suo obbiettivo è quello di creare contenuti per contenitori flessibili e per questo cerca di realizzare oggetti che scandiscono momenti e comportamenti dell’uomo all’interno dell’abitazione. La sua attenzione è rivolta all’interazione dell’uomo con lo spazio. Nel 1962 apre un suo studio di design e lavora per Kartell, O-Luce, Confort e Bayer.
Le sue creazioni devono essere adatte allo scopo, si direbbe. Basti pensare alla Minikitchen del 1963 per Boffi, un progetto estremamente visionario, un mobile-cucina su ruote che in un mezzo metro cubo soddisfa tutte le funzioni di una cucina, frigorifero, piano cottura, piano per preparare. Anche i mobili svolgono i loro doveri preposti: la poltrona Elda è un comodo involucro che invita al relax e alla lettura, così come la lounge chair 4801, la sedia impilabile Universale, la poltrona Supercomfort il cui nome non necessita di spiegazioni. E ancora la mensola Il Kilomentro, estremamente funzionale ed elegante per oggetti e libri, la lampada Spider, basata su un solo corpo illuminante che può essere montato su supporti diversi, da tavolo, da parete, da soffitto o a morsetto (Compasso d’Oro nel 1967). Così via fino a disegnare per il fumatore un bicchiere che si può impugnare senza dover posare la sigaretta.