La pittura di Jean Michel Basquiat è passata alla storia per la semplicità immediata della sua comunicazione espressiva: diretta, poetica, poliedrica, infantile e fuori dagli schemi ecco l’arte che ha reso Basquiat uno degli immortali pittori del Novecento.
Lo stile di Basquiat, o Samo come si faceva chiamare, segnò una nuova era della concezione dell’arte poiché si trattava di una forma di denuncia verso una società che vedeva l’arte non come espressione della vita ma come speculazione.
Dai graffiti, alle poesie, alla musica, al cinema. ai dipinti Basquiat non cessa mai di mostrare la vita per quello che è con i suoi lati positivi e negativi e non smette mai di combattere contro il razzismo usando la sua arte per denunciare disuguaglianze e per esprimere la rabbia che cova dentro nei confronti dell’ingiustizia.
Basquiat nasceva a Brooklyn nel 1960 e già durante l’infanzia si faceva notare per il suo interesse verso il disegno ed i fumetti. Fu sua madre ad incoraggiare questa passione portandolo a visitare i musei, ma la svolta fu determinata da un testo di anatomia di Gray che lei stessa gli regalò in occasione di una degenza in ospedale del giovane Badquiat vittima di un pirata della strada.
La carriera artistica di Basquiat, tuttavia non decollò prima del 1974 quando frequentando la City-as-School di Manhattan conobbe Al Diaz, un giovane graffitista. Per il neo artista ebbe inizio il periodo dei graffiti in giro per New York e si aprì anche il tunnel della droga, furono questi gli anni in cui si firmava SAMO acronimo di “SAMe Old Shit”.
Le sue scritte attirarono molta attenzione e Basquiat, lasciata la famiglia, incominciò a vendere magliette e cartoline fatte da lui, una di queste per sua fortuna finì nelle mani di Andy Warhol che però conobbe solo nel 1983.
Nel 1979, lasciato Al Diaz e terminata l’epoca di SAMO, Basquiat conobbe Diego Cortez un commerciante d’arte che lo introdusse nell’East Village e gli fece conoscere alcuni rinomati critici. Le opere di Jean Michel Basquiat furono esposte l’anno successivo al Time Square Show e poi alla retrospettiva New York/New Wave, quindi conobbe Andy Warhol con cui inizialmente non ci fu un grande rapporto ma che col tempo divenne un solido legame di amicizia.
Nel 1985 anche questo sodalizio s’interruppe, gli ultimi lavori di Warhol e Basquiat non furono ben accolti dalla critica e quest’ultimo decise di porre fine alla collaborazione. Tuttavia la morte di Warhol scosse profondamente Basquiat che non si riprese mai del tutto: espose a Parigi e lavorò per dei galleristi americani, cercando nel frattempo di disintossicarsi, ma riprese presto a far uso di droghe che ne causarono il decesso nel 1988.