Jacopo da Ponte, detto Jacopo Bassano per la sua città natale, nasce a Bassano del Grappa nel 1510 circa da una famiglia di pittori. È stato un pittore italiano della Repubblica di Venezia.
La sua prima formazione artistica avvenne con il padre Francesco, che teneva una bottega da pittore a Bassano presso il ponte sul Brenta e da qui sembra che derivi il cognome “da Ponte”. Nel 1530 lasciò la bottega del padre dove si dipingeva secondo le tecniche della Scuola Veneta e del Manierismo, per andare a Venezia alla scuola di Bonifacio de’ Pitati.
Qui rimase per cinque anni fino al 1535. A Venezia incontrò altri pittori, affinò la sua tecnica e imparò a dipingere con marcato realismo, risentendo degli influssi di Tiziano Vecelio e Lorenzo Lotto, originario, come lui, da Bassano del Grappa.
Dal 1540 tornò a Bassano e pur continuando la sua attività pittorica accettò una carica pubblica, divenendo membro del Consiglio Comunale. Da questo momento non si sposterà più dalla sua città nativa. Nel 1546 sposò Elisabetta Merzari che gli diede otto figli, quattro dei quali decisero di seguire le orme paterne e diventeranno pittori.
Tra il 1550 e il 1560 realizzò l’Ultima Cena della Galleria Borghese di Roma dove riprese lo stile luministico del Tintoretto. Secondo alcuni questa è l’opera meglio riuscita di Jacopo Bassano presentata spesso come un capolavoro della pittura italiana del XVI secolo. Morì il 14 febbraio 1592 nella sua natale Bassano del Grappa.