Henry van de Velde
(Anversa 1863 – Zurigo 1957)
Ispirato alle tendenze dell’Arts & Crafts inglese, Henry van de Velde cerca una via alternativa alla semplicità dei prodotti di massa e alla ridondanza della tendenza storicista. Progetta la sua abitazione con una modernità che concilia forme semplici ma sinuose e pur libere da decorazioni superflue. Apprezzata e ammirata darà il via ad una serie di progetti per abitazioni private ma è il progetto per la casa berlinese di Herry Kessler che lo introduce nel mondo germanico. E’ infatti proprio Kessler ad invitarlo a stabilirsi a Weimar come responsabile dei seminari di progetto dell’Accademia di arti applicate. Qui van de Velde applica un metodo di insegnamento e un programma che anticipano la futura Bauhaus, tant’è che resterà direttore fino al 1915 quando, visto il mutato clima tedesco, lascerà l’incarico e la Germania e indicherà come suo successore Walter Gropius. I suoi progetti nel campo dell’arredo sono i mobili eseguiti per Scheidemantel, degli argenti per Theodor Muller o per Koch & Bergfeld, delle ceramiche, come il famoso servizio in porcellana “Peitschenhieb”, per Meissen.