Domenico Guidobono fu un pittore italiano che nonostante il talento non riuscì mai a raggiungere la notorietà del fratello Bartolomeo.
Domenico nacque a Savona nel 1668 e compì inizialmente gli studi presso la bottega savonese del padre, dove apprese l’arte della decorazione delle ceramiche. Successivamente a questo periodo di formazione, Guidobono si trasferì a Torino (1685) dove collaborò con il fratello. In questo stesso anno i due lavorano alla decorazione del presbiterio dell’abbazia cistercense di Casanova presso Carmagnola.
Sono abbastanza famosi i dipinti del 1686 e del 1688 realizzati per la medesima abbazia.
Agli inizi del 1690, Domenico viaggia con il fratello verso Parma e tre anni dopo decide di trasferirsi definitivamente a Genova dove risiedette per una decina d’anni.
Effettivamente, si può affermare che i dipinti del Guidobono si concentrano per lo più tra primo e secondo decennio del XVIII secolo mentre già dal 1726 si assiste ad un graduale declino.
Nel 1703 fece ritorno a Torino e per l’appunto i suoi dipinti divennero famosi, morto il fratello Domenico si ritrovò ad essere uno degli artisti torinesi più quotati.
Ricordiamo alcuni dipinti di questa fortunata epoca: “Concerto di angeli” del duomo di San Giovanni, la decorazione ad affresco del presbiterio della chiesa di San Lorenzo e la tela nella parrocchiale di Mondovì.
Fra il 1709 ed il 1721, Domenico Guidobono si dedicò a diversi lavori a Palazzo Madama: la decorazione del nuovo appartamento che la duchessa Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, la Camera di Madama Reale, dipinse il soffitto della Sala della Primavera e decoròalcuni nuovi ambienti dell’appartamento (il Gabinetto cinese, la cosiddetta Camera Nuova e la Veranda meridionale). Di questi anni sono anche: gli affreschi al terzo piano di Palazzo Novarina di San Sebastiano, le decorazioni di una sala a Palazzo Coardi di Carpeneto e l’intervento nel palazzo di Baldassarre Saluzzo di Paesana.
Guidobono lasciò Torino nel 1726 dopo aver lavorato a varie opere per diverse chiese piemontesi, ricordiamo: la “Visitazione” (chiesa della Certosa di Collegno), l’ “Immacolata” (la chiesa di Sant’Egidio a Moncalieri) e la tela con il “Giobbe deriso” (cattedrale di Cuneo).
Dunque Guidobono tornò a Genova dove la sua pittura subì un notevole declino, fatto che gli causò diversi problemi economici. Di questo pittore si perdono le notizie fino al 1746, anno della sua morte.
Fra i dipinti famosi di Domenico Guidobono ricordiamo: Compianto su Cristo morto, Concerto di Angeli,La Vergine offre la Sindone all’adorazione dei Santi Gerolamo, Antonio da Padova e Giustina, Gloria di San Lorenzo, San Giuseppe con il Bambino, Pietà,Giobbe deriso, La Visitazione, Sacrificio di Isacco, San Giuseppe e Gesù adolescente, Visitazione, Incredulità di San Tommaso, Immacolata concezione, Tobia e l’angelo,Visione di Santa Caterina da Genova, Adorazione dei Pastori,Susanna e i vecchioni, Una strega con le figlie e animali e Una Maga.