Giovanni Antonio Guardi nasce a Vienna il 27 maggio 1699. Sono poche le notizie sui primi passi della sua formazione artistica.
Non si sa se abbia praticato la bottega di qualche maestro e nemmeno si può dare molto credito al fatto che si sia impratichito nell’arte sotto la diretta guida del padre, dal quale ne ereditò lo studio e la passione.
Sembra anche incerto che Giovanni Antonio all’ora diciassettenne e inesperto, potesse dirigere la bottega ereditata, anche se parte della critica fu convinta dalla testimonianza fornita da Giacomo Casanova, che raccontava che il fratello Francesco, stava in pensione presso un pittore chiamato Giovanni Antonio Guardi.
Pare che fu maestro di Francesco e Niccolò Guardi, suoi fratelli, che si specializzarono nelle copie di opere dei grandi maestri della pittura e nella realizzazione di opere sacre.
La maggior parte dei suoi lavori sono stati realizzati con la collaborazione dei suoi fratelli e quindi riesce difficile valutare il suo talento, anche se grazie alle rappresentazioni della storia di Tobianella chiesa di San Raffaele Arcangelo a Venezia e la Pala Ferri nella chiesa di San Vincenzo martire a Cerete Basso, lo possiamo senz’altro collocare tra i pittori più notevoli nell’ambito del rococò veneziano.
Un’altra opera piuttosto importante di Giovanni Antonio Guardi è la pala d’altare della Chiesa di San Martino a Pinzano al Tagliamento. Giovanni Antonio Guardi ottenne molte commissioni dal tedesco Johann Matthias von der Schulenburg Graf, maresciallo degli eserciti veneziani e dipinse molte copie di maestri veneziani tra questi Tiziano, Tintoretto, Sebastiano Ricci e altri.
Nel 1756 fu riconosciuto come uno dei fondatori dell’Accademia veneziana, forse in seguito all’intervento del cognato Giambattista Tiepolo, allora molto influente. Morì a Venezia, il 23 gennaio 1760, dopo tre mesi di malattia.