Pittore italiano, conosciuto con il nome di Canaletto per distinguerlo dal padre anche lui artista, nasce a Venezia nell’ottobre del 1697. Nei primi anni della sua formazione collaborò con il padre che lo avvicinò al mondo della pittura, iniziando a farlo lavorare per alcune commissioni riguardanti la realizzazione di fondali per il teatro.
Giovanissimo si trasferisce a Roma dove entra in contatto con la corrente artistica dei vedutisti, stringendo amicizia con pittori quali Giovanni Paolo Pannini, noto per le sue fantastiche vedute ispirate per la maggior parte all’antichità romana, e Gaspar Van Wittel, considerato come il vero padre del movimento vedutista.
Durante il suo soggiorno a Roma, il pittore realizza le sue prime opere quali la Santa Maria d’Aracoeli e il Campidoglio e il Tempio di Antonino e Faustina, in cui si nota il tentativo dell’artista di avvicinarsi allo stile vedutista non ancora assimilato però nella sua totalità come si può notare dalle imprecisioni prospettiche.
Il pittore italiano elaborò uno stile personale che fuse insieme le influenze dello stile vanvitelliano con quelle del vedutismo in genere, e che trovò concretezza nella realizzazione delle vedute dell’entroterra Veneziano che ottennero un notevole consenso dalla critica.
Trasferitosi a Londra nel 1756, realizzò negli anni del suo soggiorno vedute del Tamigi e ricevette numerose commissioni dai duchi di Richmond, di Beaufort e di Northumberland per cui realizzò tele ispirate alle campagne di conquista inglesi.
Negli ultimi anni di attività artistica del Canal, profondamente segnati dal clima di crisi della civiltà veneziana, furono segnati dall’isolamento e da una sempre più calante richiesta di commissioni.
La pittura del Canaletto passa nel corso del suo sviluppo artistico, da un tocco libero e preciso dei primi anni a uno stile più acuto reso evidente da un accurata scelta del colore mirato a contribuire a dare un tocco più preciso e meticoloso alla veduta prospettica, realizzata con grande attenzione soprattutto per il gioco di luci e ombre.
Morì nell’ aprile del 1768 a Venezia.