Giovanni Dova nacque a Roma nel 1925, anche se sue vere origini sono piemontesi. Da adolescente si trasferì a Milano con la famiglia, dove si iscrisse al Liceo Artistico di Brera con l’intento di iscriversi poi alla Facoltà di Architettura del Politecnico. Ma l’avvento della guerra lo costrinsero a cambiare i suoi propositi.
Cominciò così a frequentare i caffè letterari e gli artisti che vi riunivano, entrando in contatto con personalità emergenti come Ernesto Treccani, Ennio Merlotti, Giuseppe Migneco e Renato Birolli. Elemento simbolo del movimento letterario fu l’opera di Pablo Picasso Guernica che esprimeva la lotta degli artisti contro le barbarie della guerra. Il tutto lo portò così ad aderire al manifesto del Realismo oltre Guernica.
Diverse furono le sue esposizioni sia a Venezia sia a Milano. Nel 1947 si avvicinò al movimento Spazialista cui vi aderì insieme a Fontana, Milena Milani, Beniamino Joppolo e molti altri ancora. Aderì anche al movimento della pittura nucleare con Baj e Angelo. La sua pittura si accostò negli anni al flusso surrealista di cui fu grande esponente con la quale fuse le reminescenze di Max Ernst. Morì a Marina di Pisa nel 1991.