Giacomo Grosso è stato un rinomato pittore italiano nato a Cambiano (Torino) dal 1860 al 1938. Dopo aver trascorso la sua infanzia al seminario di Glaveno, Giacomo Grosso entrò a far parte dell’Accademia Albertina di Torino nel 1873.
Si iscrisse grazie ad una borsa di studio che gli è stata assegnata dal Comune di Cambiano. Il suo maestro e guida fu Andrea Gastaldi. Dopo una prima formazione Giacomo Grosso debuttò nel 1882 presso l’Esposizione della Società di Incoraggiamento alle Belle Arti di Torino, completando i suoi studi l’anno successivo.
Nel 1884 partecipò ad un altro evento, l’Esposizione Generale Italiana di Torino con un dipintoispirato a La Storia di una capinera di Giovanni Verga. Entrò in contatto con la scena artistica di Parigi attraverso i suoi molti viaggi e soggiorni nella capitale della Francia.
Continuò ad esporre assiduamente alle Promotrici di Torino, le Esposizioni Internazionali d’Arte di Venezia dalla prima edizione nel 1895 (con una mostra personale nel 1912) e in altre manifestazioni internazionali (Parigi, 1896, Monaco di Baviera, 1899, San Francisco, 1915), dove divenne acclamato come ritrattista.
Dal 1901, quando fece il suo primo viaggio in Sud America cominciò a ricevere commissioni dall’Argentina e nel 1910, per la mostra del Centenario Internazionale di Buenos Aires, eseguì una grande opera per commemorare la battaglia di Maipú, un episodio della Guerra di Indipendenza.
Dal 1906 ricoprì la cattedra di pittura presso l’ Accademia Albertina di Torino e nel 1929 fu nominato senatore del regno. La sua esposizione personale con oltre cinquanta opere fu curata da Leonardo Bistolfi a Milano presso la Galleria Pesaro, nel 1926.