Giovan Battista Gaulli, nato l’8 maggio del 1639 a Genova, fu un grande pittore e ritrattista italiano, fra i più noti e talentuosi della sua generazione.
Rimasto orfano di madre e padre da piccolissimo, in quanto i genitori perirono a causa dell’ondata di peste avvenuta nel 1657, dovette rimboccarsi le maniche e decidere molto presto cosa fare della sua vita e che scopi perseguire.
In questi primi anni si formò artisticamente presso il maestro Luciano Borzone, grande pittore attivo in particolar modo nella prima metà del 1600: grazie al suo maestro ed alla sua esperienza, ebbe modo di apprezzare l’arte di artisti del calibro di Pieter Paul Rubens, celebre artista fiammingo, e del ritrattista e pittore Antoon van Dyck, anch’egli fiammingo, che per lui rappresenteranno una grande fonte di ispirazione, e dai quali assorbirà diverse tecniche pittoriche che utilizzerà per realizzare diversi suoi dipinti antichi.
Fece inoltre la conoscenza di alcuni pittori ed artisti locali che eserciteranno notevoli influenze sulla sua arte, come Giovanni Benedetto Castiglione, Bernardo Strozzi e Valerio Castelli.
A partire dal 1657 si trasferì a Roma, dove si accasò presso l’Accademia di San Luca e dove ebbe la fortuna di fare la conoscenza di uno degli artisti che maggiormente lo influenzeranno dal punto di vista artistico: Gian Lorenzo Bernini, uno fra i più celebri artisti italiani di tutti i tempi, noto scultore, pittore ed architetto, che ben presto, avvedutosi delle capacità di Gaulli, lo accoglierà con sé rendendolo uno dei suoi assistenti più capaci ed affidabili.
Costruitosi una favola notevole, diventando noto come Il Baciccia (o Il Baciccio), realizzò numerosi dipinti e affreschi, tra i quali si ricorda il Trionfo del nome di Gesù, considerato il suo più grande capolavoro.
Si spense a Roma il 2 aprile del 1709.