Gli inizi di Gastone Novelli, inattivo tra il 1943 e il 1944, poiché in carcere a Regina Coeli per aver preso parte alle resistenza, avvengono grazie alla guida di Max Bill.
Al 1958 risale il primo libro di Gastone Novelli pubblicato per le edizioni dell’Esperienza Moderna e dal titolo Scritto sul muro. Quest’opera presenta ventisei tavole litografichemolto particolari. Le tavole, infatti, rappresentano le ventisei lettere dell’alfabeto. Le precede un’esauriente spiegazione.
L’uso delle lettere nella sua opera è accompagnata da segni, geroglifici segmenti, crittografie e altri elementi linguistici. Il risultato è un’assimilazione dello spazio artistico e un’area di muro, per una sintesi di pittura e graffiti.
La realizzazione del suo primo album litografico presso la Galleria La Salita Novelli risale al 1957. Si tratta di un’operache porta a corredo i versi di Dacia Maraini. Sempre nel 1957 avviene una nuova pubblicazione, quella di Emilio Villa, Un eden precox.
Risale al 1960, invece, il premio da lui vinto e ricevuto dal Presidente della Repubblica in occasione dell’edizione numero otto del Premio Spoleto. Due anni dopo con Vanni Scheiwiller, Gastone Novelli pubblica un altro volumetto dal titolo Antologia del possibile.
Questo non contiene solo gli scritti di autori come Elio Pagliarani, Edoardo Sanguineti e Paz ma anche opere di Cy Twombly, Pietro Consagra, Emilio Vedova e Piero Dorazio. Il fascino di arte e scrittura aveva attirato scrittore nonché artista ed editore.
Nel 1966 decide di pubblicare anche il resoconto di un viaggio in Grecia. Viaggio in Grecia, il titolo, è un diario, la cui scrittura era iniziata ben 4 anni prima e sarà stampato in quarantacinque copie.
Il 1967 è un anno importante per Gastone Novelli, poiché di questi tempi di realizza e conferma il suo interesse politico che diventa anche scopo e passione principale delle sue giornate.
L’anno successivo espone alla Biennale di Venezia ma, all’apertura della sala, decide poi di chiudere la sala per protestare contro la polizia presente nei Giardini della Biennale. Si trasferisce a Milano e decide di insegnare a Brera. Nel dicembre del 1968, però, muore in seguito ad un ricovero prima del 25 dicembre.
Molte delle sue opere sono presenti nella National Gallery of Art di Washington, al MOMA di New York, allo GNAM di Roma e al Palazzo Reale di Milano.