Nacque a Monza, il 7 maggio 1921 ed è stato uno scultore e pittore italiano. Studiò e si diplomò all’Accademia di Brera e già l’anno successivo partecipò alla Biennale di Venezia e alla Triennale di Milano.
Fu spesso presente alla biennale di Venezia e nel 1950 espose sia alla biennale di Venezia che a Trieste in una mostra collettiva dal titolo Arte spaziale. L’inizio è tutto stile figurativo con influenze cubiste, molto vicino allo stile di Picasso.
Con L. Fontana, G. Carozzi, B. Joppolo, ed altri artisti aderì al movimento spazialista. L’amicizia con Lucio Fontana lo portò ad essere uno dei firmatari del terzo Manifesto dello Spazialismo e nel 1951 fece parte del Manifesto dell’Arte Spaziale.
I dipinti degli anni 50 sono quasi tutti di carattere astratto – geometrico in linea coi principi del Manifesto Spazialista. Le sue opere raggiunsero anche New York, dove ebbe una certa notorietà ed espose alla galleria di Alexander Iolas.
Tra il 1955 e il 1956 passò alla realizzazione di lavori in bronzo, in ferro e in acciaio ispirate al simbolismo dei primi tempi e con esse partecipò alla Biennale del 1958.
Nel 1960 le opere furono di carta, amianto e sughero e raggiunsero esposizioni in Giappone, negli Stati Uniti e l’Australia. Crippa appassionato di volo e acrobazia aerea, nel 1962 ebbe un incidente di volo che lo costrinse sulla sedia a rotelle per più di un anno.
Nonostante ciò continuò a dipingere e partecipò a molte esposizioni. Nel 1971 fu invitato dalla rappresentativa italiana ai Campionati Mondiali di acrobazia aerea.
Questo è il periodo dei paesaggi astratti e degli amiantiti, non-dipinti, ma incisi realizzati su fogli di amianto. Dallo stato della Rhodesia nel 1967 gli è stato dedicato un francobollo. Muore nel 1972 in volo mentre si preparava a partecipare ai Campionati Mondiali e con lui anche il suo allievo Piero Crespi.