Gaetano Gandolfi fu un pittore italiano dall’indiscusso talento figurativo, dedito particolarmente al ritrattismo riusciva ad effondere nei suoi dipinti maestria e delicatezza, dosando luce e colore, intensità ed eleganza.
Nato a San Matteo della Decima, nel 1734, Gaetano Gandolfi proveniva da una famiglia di artisti, per lo più pittori. Durante gli anni della formazione studiò presso l’Accademia Clementina di Bologna sotto la guida di mentori quali Felice Torelli e Ercole Lelli.
Dedito specialmente alla pittura, Gandolfi non disprezzava però anche altre forme artistiche mostrando un altro particolare talento per la scultura, per cui vinse fra l’altro dei premi in occasione di concorsi accademici.
Sono del 1750 alcune opere come S. Girolamo e S. Maria Maddalena, Bazzano, Oratorio del Suffragio e la decorazione della galleria del Palazzo Malvasia.
Per proseguire in modo più approfondito il suo studio dell’arte, Gandolfi si diresse a Venezia nel 1760, dove ebbe modo di studiare le opere del Tiepolo e la pittura veneta in generale.
Di ritorno a Bologna, un anno dopo, si dedicò alla realizzazione di affreschi per chiese e conventi del luogo. Si ricordano in particolare fra i più importanti dipinti del Gandolfi: Madonna di S. Luca e santi Emidio e Ivo per la Basilica di San Petronio e le Nozze di Cana (1775) per il convento dei Canonici Regolari di San Salvatore a Bologna (attualmente conservato nella Pinacoteca nazionale di Bologna), Gloria d’angeli, S. Maria della Carità e Miracolo del Beato Piccolomini.
Verso gli anni ’70 del settecento lo stile di Gandolfi iniziò a maturare a farsi più serio e preciso, spaziando nei temi dai soggetti sacri ai soggetti mitologici e filosofici (come ad esempio Diogene e Alessandro e la Morte di Socrate), ai ritratti.
Sul fine degli anni ’80 del settecento, Gandolfi si diresse a Londra, su invito di un amico, dove trovò un nuovo ambiente culturale ed artistico che si riflesse nelle opera dell’ultima produzione, prevalentemente con soggetti profani.
Gandolfi morì a Bologna nel 1802, gli vennero tributati funerali solenni ed alcuni anni dopo gli fu eretto alla Certosa un monumento commemorativo.
Attualmente alcune delle sue opere si trovano esposte in vari musei e gallerie del mondo, come il Louvre di Parigi e il Metropolitan Museum of Art di New York.