Francesco Guardi, figlio di Domenico e fratello di Giannatonio, nasce a Venezia nel 1712.
La sua prima formazione avviene proprio come assistente del fratello Giannatonio che eredita la bottega del padre. Oltre a Giannatonio, Francesco Guardi ha una sorella Maria Cecilia, moglie di Giambattista Tiepolo, e un altro fratello Nicolò, anch’egli pittore.
Poco più che ventenne diventa assistente nello studio di Michele Marieschi, un conosciuto pittore, architetto vedutista, e rimane li fino alla morte di quest’ultimo.
La pittura di Francesco non ha nulla da invidiare a quella di Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto, un pittore e incisore noto soprattutto come vedutista.
Nel 1757 Francesco sposa Maria Mathea Pagani, la quale gli darà cinque figli. Uno di loro, Giacomo, erediterà la bottega paterna. Il nobile Pietro Gradenigo lo definì in un diario “buon scolaro del rinomato Canaletto”.
Nel 1769, a causa della morte della moglie Maria Mathea Pagani, Francesco Guardi, aiutato dalla sorella Maria Cecilia, dovrà prendersi cura dei figli. Dopo un viaggio in Trentino gli fu affidato da Pietro Edwards, ispettore delle Belle Arti, l’incarico di immortalare il ricordo della visita a Venezia di Pio VI.
Nel 1784 a quasi settant’anni viene eletto membro dell’Accademia veneziana di pittura. Muore a Venezia nel 1793 e alla sua morte gli sono state attribuite circa 850 opere.
Francesco Guardi è considerato uno fra i pittori più originali del Settecento, una fama e un successo postumo che forse nemmeno lui si sarebbe aspettato e molti sono stati gli imitatori e i falsificatori del suo modo di dipingere.