Pittore italiano di origine napoletana, De Mura Francesco nasce il 21 aprile del 1696. Nei primi anni della sua infanzia iniziò a frequentare la Bottega di Domenico Viola che frequentò per diverso tempo da cui apprese diversi rudimenti. Poi entrò a far parte dello studio di Francesco Solimena, che influenzò profondamente il suo stile e la sua tecnica pittoricacome si evince dalle sue prime opere tra le quali è presente Il Cristo Morto in croce con San Giovanni, realizzato per conto della Chiesa di San Girolamo alle Monache.
Nel 1728, il De Mura iniziò a mostrare l’intenzione di presentare uno stile pittorico più personale come si evince dai dipinti realizzati per conto della Chiesa di Santa Maria Donnaromiata, cambiamento che risente fortemente dell’influenza dei temi arcadici molto in voga in quel periodo nell’ambiente artistico di Napoli.
Per un breve periodo si trasferì a Torino, dove conobbe il pittore Corrado Giaquinto e l’architetto Alfieri, che arricchì notevolmente il suo bagaglio artistico e culturale.
Rientrato nella realtà napoletana, la sua fama crebbe a tal punto da essere convocato alla corte spagnola, particolarmente colpita dallo stile cromatico del pittore italiano che riuscivano a contaminare i contenuti realistici del classicismo del Settecento dove lo stile roccocò faceva da elemento predominante.
Influenze barocche si notano in fase successiva nelle sue opere laiche quali gli affreschi dei palazzi reali di Torino e Napoli e in quelle a sfondo religioso quali l’Epifania e la Moltiplicazione dei pani.
Una delle sue opere maggiori resta la serie di grandi affreschi realizzati per la chiesa di SS. Severino e Bosso a Napoli.
Muore a Napoli nel’agosto del 1782.