Cafiero Filippelli fu un pittore italiano dotato di straordinario talento, lo si ricorda per la sua pitturadelicata ed attenta, dedita a raccontare scene di vita domestica o a ritrarre donne, bambini e uomini a lavoro. Una pittura molto naturale, dai colori tenui, la luce talvolta soffusa, incredibilmente realistica.
Lo si ricorda anche per esser stato uno degli esponenti di maggior rilievo nella Scuola Labronicadel Novecento.
Filippelli nacque a Livorno, nel 1889, dimostrando una particolare passione per la pittura e per il disegno fin da giovane fu incoraggiato ad iscriversi alla Scuola d’arte e mestieri in Piazza San Giuseppe. Successivamente vinse la borsa di studio “Banti” riuscendo ad entrare nell’Accademia delle Belle Arti di Firenze dove conobbe il mentore Galileo Chini, esponente dell‘arte liberty e Giovanni fattori.
Fu anche allievo di Lorenzo Gori e Lorenzo Cecchi da cui apprese l’arte dell’acquerello. La sua pittura fu fortemente influenzata da tali insegnamenti ma soprattutto subì il fascino della corrente dei macchiaioli.
Filippelli amava particolarmente le scene del genere definito da Bonnard “Intimismo”, ma per adeguarsi alla richiesta di mercato si trovò molto spesso a dipingere en plen air, dedicandosi a paesaggi marini e rurali come la costa livornese, le scogliere di Antignano, i bagni labronici, la pineta di Ardenza, scorci della città e del porto e le campagne dell’entroterra.
Nel 1914 si sposò e fu chiamato alle armi. Ritornato a casa trovò lavoro come decoratore di testate di letti di ferro, trovando il tempo di dipingere la sera ed utilizzando come modelli i familiari e le scene di vita domestica.
Durante la lunga carriera artistica Filippelli partecipò a diverse esposizioni come la Primaverile Fiorentina, la quadriennale di Torino, la Biennale Internazionale d’arte di Venezia e la biennale di Roma, negli anni venti. Fra gli anni quaranta e gli anni sessanta, in piena maturità artistica si dedicò molto spesso ai soggetti campestri, in particolare ritraendo i paesaggi livornesi.
Cafiero Filippelli continuò ad esporre le sue opere fino a pochi anni prima della sua morte avvenuta nel 1973.