Felice Casorati nasce a Novara, il 4 dicembre 1883. È stato un pittore italiano e la sua passione per la pittura nasce dal fatto che il padre ufficiale di carriera era un pittore dilettante. Nasce in una famiglia di scienziati e matematici di fama e la sua infanzia la trascorre tra Milano, Reggio Emilia, Sassari e Padova dove studia musica.
Rimane vittima di un esaurimento nervoso e durante la cura si rafforzò la passione per la pittura e cominciò a dipingere. Il suo primo quadro fu un paesaggio padovano nel 1902. Uscito dalla crisi si laureò nel 1907 in Giurisprudenza nell’università di Padova, continuando con la sua passione la pittura.
Di questo periodo i suoi lavori sono espressionistici. Noto è il dipinto Ritratto di signora, dedicato alla sorella Elvira eseguita a matita e a pastello e lo espone alla Biennale di Venezia nel 1907. Successivamente espose alla Biennale di Venezia nel 1909 e 1910.
In questo periodo il suo stile si ispira allo stile simbolico e decorativo della Secessione viennese. Arruolato nell’esercito nel 1905, partecipa alla Grande Guerra e, alla fine della guerra, si stabilisce a Torino, dove incontra Gobetti e aderisce al gruppo di antifascisti “Amici di Rivoluzione” e per colpa di questa amicizia nel 1923 viene arrestato.
Trascorre qualche giorno in carcere e da questo momento evita di entrare in conflitto con il regime fascista e si astiene da ogni iniziativa politica, non nascondendo la sua ostilità. Nel 1921 aprirà a Torino una scuola di pittura per giovani artisti ed esporrà insieme a loro nel 1929 in una mostra intitolata “Casorati fra i discepoli“.
Tra i suoi allievi compare Paola Levi Montalcini, sorella gemella di Rita Levi-Montalcini. Sposa nel 1930 una frequentatrice della sua scuola Daphne Maugham, che gli da un figlio Francesco anch’egli pittore. Nel 1925 per promuovere le mostre di giovani artisti italiani e stranieri appare tra i fondatori della Società di Belle Arti Antonio Fontanesi e sempre nello stesso anno lavora con Alberto Sartoris al teatrino di casa Gualino.
Felice Casorati, uomo con una forte personalità, si tenne sempre lontano dall’espressionismo, dalcubismo, e da tutti quei movimenti d’avanguardia del suo tempo e nonostante ciò riuscì sempre a dare alle sue opere un tocco di modernità. Morì a Torino il 10 marzo 1963.