Nasce a Castelmassa in provincia di Rovigo nel 1930. È un famoso pittore italiano, conosciuto come uno dei personaggi di maggior spicco e talento nell’arte europea del secondo Novecento.
Dopo aver studiato a Novara e a Milano, nel 1952 si trasferisce a Bruxelles e frequenta l’Accademie Royale des Beaux Arts, studio di pittura e scultura. Nel 1956 prende la laurea in architettura all’Ecole Nationale Supèrieure de la Cambre.
Nel 1959 stringe relazione amicali e lavorative con l’istintivo e giocherellone Piero Manzoni mentre lui era serio e molto distinto. Insieme fondano la rivista e l’omonima Galleria Azimuth, fatto che incuriosisce molto i commentatori dell’epoca visto i caratteri molto diversi ma nel giro di otto mesi faranno tredici mostre e chiuderanno con l’evento performativo manzoniano.
La rivista Azimuth propone una sorte di azzeramento del linguaggio comune, con l’uso di telemonocrome bianche o nere. Infatti risale al 1959 l’opera Superficie nera che ne è la conferma.
Questo primo quadro è ottenuto con introflessioni ed estroflessioni del tessuto tirate su un particolare telaio preparato anch’esso dall’artista. In questo periodo Castellani realizza molti lavori monocromi tanto da essere definito da Donald Judd in un articolo il padre del minimalismo.
Causa la morte Piero Manzoni nel 1963, Castellani si ritira a vita solitaria. Nel 1966 alla Biennale di Venezia si aggiudica il premio Gollin. Castellani espone in tutto il mondo, il suo lavoro viene definito dalla critica ripetizione differente e le sue opere nonostante costose sono molto ricercate e si trovano tra le aste più prestigiose quali le famose Italian Sales di Londra.
Nel 2010 riceve il Nobel nel campo delle arti e nel 2012 espone con Günther Uecker alla Cà Pesaro di Venezia.