Carl Ebert nacque il 13 Ottobre del 1821 a Stoccarda. Rimasto orfano, un suo benevolo parente si prese cura di lui e lo aiutò a coltivare le sue passioni, iscrivendolo alla Scuola d’arte di Stoccarda, dove compì studi classici. Nel 1846 si trasferì a Monaco di Baviera e qui, sotto l’influenza di Salzer e R. Zimmermann, si appassionò ai dipinti paesaggisti, attraverso cui durante la sua vita ottenne grande successo.
Compì ripetuti viaggi in Italia, a Parigi, nei Paesi Bassi, fu influenzato dagli impressionisti olandesi. Il suo paesaggio preferito era la foresta tedesca, di cui descriveva la grandezza maestosa, la pace idilliaca ed esaltava la bellezza attraverso la splendida colorazione del disegno.
Nel 1881 l’invito di un amico lo portò ad effettuare un lungo viaggio di studio in Bosnia. Da lì tornò con del bel materiale, su cui però non poté lavorare fino alla fine, poiché si spense prima di terminare i suoi dipinti antichi a temi bosniaci.
La sua residenza permanente era comunque a Monaco di Baviera e da quel quartiere trasse molti spunti per i suoi quadri, come il lago di Starnberg.
Gli amici e gli altri artisti lo descrivevano come una persona con un alto senso dell’umorismo e che sapeva sempre farsi valere in svariati contesti.
Morì a Monaco di Baviera dopo sofferenze prolungate, il 1° Marzo del 1885.