Domenico Piola fu un pittore italiano proveniente da una famiglia affermata artisticamente ed infatti si formò nella bottega del fratello maggiore Pellegro e con i pittori del tardo manierismo lombardo. Nato nel 1627 a Genova, è proprio nella sua città che si snoda la maggior parte della produzione artistica, dagli anni giovanili fino alla fine della sua carriera.
Dopo alcuni viaggi di formazione artistica presso Bologna, Piacenza ed Asti, Domenico Piola lavorò soprattutto per le famiglie benestanti della città, tra cui i Doria, gli Spinola e i Balbi, che non risentendo della crisi di quel secolo commissionavano importanti quadri e cicli di affreschi come decorazione per i propri palazzi.
Divenne un personaggio di spicco nelle imprese decorativegenovesi anche grazie alla collaborazione con Valerio Castello, assieme al quale lavorò alla decorazione dell’Oratorio di San Giacomo alla Marina. Con l’apertura della sua personale bottega, si dedicò quindi ai grandi cicli rappresentativi, tra cui spiccano Giano che consegna a Giove le chiavi della città, datato 1660 circa, a palazzo Spinola, e l’Autunno e l’Inverno, affreschi delle volte dei salotti di Palazzo Rosso, tra il 1687 e 1688.
Sono notevoli anche diversi dipinti a carattere religioso, come S. Pietro guarisce lo storpio in Santa Maria in Carignano del 1694, e gli affreschi di San Luca, risalenti all’anno successivo. Domenico Piola fu oltretutto un abile scultore e la sua bravura artistica si riconosce anche dagli innumerevoli disegni che non per niente furono oggetto di diverse imitazioni. Trasmise ad uno dei figli, Paolo Gerolamo, la passione artistica ed i due collaborarono in un lavoro romano. Morì nella sua Genova nel 1703.