Nacque a Venezia, tra il 1712 e il 1713. Fin dalla tenera età mostrò una spiccata propensione per le belle arti, tanto che il padre, Sebastiano Fedeli, un barcaiolo veneto, lo mandò presso la bottega di un altro grande pittore veneziano dell’epoca, Giovanni Battista Piazzetta, affinché potesse studiare pittura e disegno, formandosi artisticamente. Qui, Domenico Fedeli Il Maggiotto si distinse come uno dei migliori allievi del suo illustre maestro, dal quale assorbirà lo stile e molte tecniche artistiche chiaramente visibili nei suoi dipinti antichi, ed alla cui scomparsa, avvenuta nell’aprile del 1754, ne ereditò alcune commissioni.
L’influenza di Piazzetta, nella prima parte della carriera artistica di Domenico Fedeli Il Maggiotto, fu effettivamente molto forte sui suoi primi dipinti. Ciononostante, a seguito della morte del maestro, dopo un primo momento di smarrimento artistico, Domenico Fedeli Il Maggiotto seppe comunque trovare ulteriori fonti di ispirazione, come quella rappresentata dall’amico e collega Giuseppe Angeli (anch’egli discepolo di Giovanni Battista Piazzetta), che permisero al suo stile di ottenere ulteriori evoluzioni.
Fu padre di Francesco Fedeli, noto come Francesco Maggiotto, che proseguì la carriera artistica del padre diventando anch’egli pittore, seppur in maniera più modesta.
Fra le sue opere più note e tra i suoi dipinti antichi più famosi e degni di nota, spesso caratterizzati da molti chiaroscuri, si possono ricordare: Busto di vecchio barbato con ramo di quercia e vischio, Fanciulla con il flauto, La trappola per i topi, Ragazzo con il cane, Amore mercenario, Madonna Orante.
Si spense nella sua amata Venezia il 16 aprile del 1794.