Carlo Cressini nacque a Genova nel 1864 da una famiglia colta e benestante. Studiò prima all’Accademia di Torino e poi a quella di Milano. Nella città lombarda esordì a livello espositivo nel 1884, partecipò a molte manifestazioni tra Milano e Venezia e strinse amicizia con tanti altri pittori del tempo.
Partito da premesse post-scapigliate, si esercitò inizialmente in ritratti e dipinti raffiguranti nature morte, ma dal 1886 si immerse totalmente nel tema del paesaggio, seguendo la lezione del naturalismolombardo e trovando ispirazione nei favolosi paesaggi delle Alpi (si veda il dipinto Tramonto Sereno, realizzato tra il 1920 ed il 1925). Nel 1887 fu alla Nazionale di Venezia e partecipò nel 1897 all’Esposizione internazionale d’arte, dove ritornò diverse volte negli anni successivi.
Negli anni ’90 realizzò ritratti d’ambiente in cui era evidente l’interesse per gli effetti di luce stimolato dal divisionismo, mentre più tardi dipinse alcune opere di arte sociale.
Non a casa il Cressini fu soprannominato lo “specialista della montagna alta”, visto che quest’ultima era il soggetto che prediligeva nei suoi dipinti, basandosi soprattutto sulla Valtellina, Ossola e Alpi Bernesi.
Anche per questo tipo di quadri applicò la tecnica divisionista, però senza mai esagerare e cadere troppo nel rigore accademico.
L’artista si dedicò anche all’acquaforte, di cui fu un tenace sostenitore. Nel 1916 partecipò all’esposizione londinese dell’Associazione italiana degli acquafortisti e incisori, dove portò Giardino settecentesco, Ingresso a Villa Giovio e Balaustra di Casa Visconti.
Tra i suoi dipinti più famosi si ricordano: Dal col di Merjelen, Tramonto, Tramonto e Monte Leone
Morì a Milano il 13 maggio 1938.