Jacques Courtois è stato un pittore francese, nato Saint-Hippolyte in Borgogna. Fu soprannominato Giacomo Borgognone delle Battaglie dal soggetto da lui trattato quasi esclusivamente nei dipinti antichi.
Ricevette la sua prima educazione alla pittura dal padre, poi nel 1636 si spostò verso l’Italia, che divenne la sua seconda casa. In quegli anni si arruolò nell’esercito spagnolo, e questa esperienza fu particolarmente significativa per lui e per la sua attività artistica, perché ebbe la possibilità di rappresentare dal vero paesaggi e battaglie, che sono stati i temi ricorrenti di tutto il suo repertorio ed il motivo per il quale è diventato famoso.
Da Milano si trasferì a Bologna e passò per Verona, Venezia, Firenze, dove realizzò dipinti di diverso genere.
Intorno al 1640 arrivò a Roma, dove ricevette il suo primo incarico ufficiale dall’abate milanese don Rancati, cioè dipingere il Miracolo dei pani e dei pesci nella volta del refettorio di Santa Croce in Gerusalemme. In realtà quest’opera mostra come l’artista non fosse propriamente portato per i dipinti in grande scala e dal tema religioso, ma si esprimeva molto meglio nei quadri battaglieri.
Il decennio successivo fu critico per il Borgognone. Dopo la morte della moglie, che aveva sposato nel 1647 e della cui morte era stato accusato, si ritirò presso i padri della Compagnia del Gesù e si fece gesuita.
Ritornò successivamente a Roma, che però lasciò nel 1655 per rifugiarsi ancora sotto la protezione del principe Mattias de’ Medici prima a Siena poi a Firenze. Dopodiché si recò a Friburgo per visitare due monache che gli commissionarono alcuni dipinti antichi per la chiesa di Sant’Orsola.
Altra tappa fu Bergamo ed infine Venezia, dove, nel palazzo del Sagredo, dipinse su cuoio quattro scene di battaglie tratte dall’Antico Testamento.
Negli ultimi anni della sua vita il Borgognone ebbe la commissione più importante affidatagli dai gesuiti, un grande affresco per l’abside della chiesa dei Gesù, che però non potè terminare a casa del peggioramento delle sue condizioni di salute.
Morì a Roma nel 1676.