Pier Francesco Cittadini nacque a Milano nel 1616, e fu un pittore italiano molto conosciuto per la sua ispirazione barocca, visibile in molte sue opere.
Sebbene sia nato a Milano, il pittore fu particolarmente attivo a Bologna: infatti, la sua formazione artistica e culturale avvenne proprio in questa città, dove il giovane artista ebbe modo di apprendere lo stile del maestro Guido Reni, che peraltro fu una fonte di ispirazione per alcune delle sue opere, tra cui il Martirio del protomartire, del 1637, ed altri dipinti per la Chiesa di Santo Stefano, appartenenti al periodo che va dal 1637 al 1639.
Ma Pier Francesco Cittadini non si fermò di certo alla prima formazione avvenuta con Guido Reni: in quanto pittore poliedrico ed estremamente flessibile, alla morte del maestro, Pier Francesco Cittadini iniziò a studiare per conto proprio la tradizione artistica di Bologna, in particolar modo lo stile e le opere del Carracci, al quale si avvicinò, con La caduta di Saulo (1645), nel tentativo di emulare la tradizione carraccesca.
Spostatosi a Roma, in cui si trasferì dal 1646 a 1650, Cittadini spostò la sua attenzione da semplici e pure emulazioni dei suoi maestri, ad un tentativo di personalizzazione del proprio stile, che però non poté fare a meno di riprendere dall’ambiente degli artisti francesi, che in quell’epoca mostravano un interesse evidente per le nature morte, e non solo. Evidente è, di questo periodo, tutta una serie di opere del Cittadini in chiave naturalistica e paesaggistica: si ricordano, a questo proposito, tra i dipinti famosi le quattro parti delle Stagioni, e poi la decorazione di Villa Estense, a Sassuolo.
Tra i ritratti, si ricorda in particolare il Doppio Ritratto in cui descrisse Antonio e Agostino Azzurrini, con una tecnica avvincente in cui l’uso dei colori fu delicato e per nulla invadente.
Il pittore si spense a Bologna nel 1681, lasciando in eredità a due dei suoi figli la passione per arte e pittura.