Michelangelo Cerquozzi, meglio noto anche come Michelangelo delle Battaglie o Michelangelo delle Bambocciate, fu un pittore italiano i cui dipintiespressero magistralmente i tratti della pittura barocca.
Cerquozzi nacque a Roma nel 1602 in una famiglia numerosa e benestante che commerciava in pellami.
Studiò presso il tardomanierista Cesari, che lo instradò alla pittura di genere. Il giovane artista tuttavia fin dagli inizi della sua carriera, manifestò un grande entusiasmo per la Scuola dei Bamboccianti,diretta da Pieter van Laer, pittore fiammingo, Cerquozzi ne entrò a far parte (1625) divenendone in breve tempo uno dei maggiori esponenti insieme ad altri artisti olandesi soggiorna.
Nonostante il talento artistico espresso dal Cerquozzi, la critica non fu bonaria con lui ma l’artista non si scoraggiò anzi mostrò un crescendo d’interesse verso le vicende popolari, come ricordato da uno dei suoi più famosi dipinti: La rivolta di Masaniello (1647-48).
Il Cerquozzi prosegue nella realizzazione di quadri molto vitali ed espressivi come la Morte del somaro, Il Bagno, Un bacco, Le stagioni, Un Fanciullo che coglie l’uva, La raccolta delle melograne e la Raccolta delle lumache in cui si denota un’ispirazione al Carracci ed un nuovo interesse verso il genere paesaggistico.
Sebbene fosse stato soprannominato “pittore delle battaglie” poco è rimasto di tali opere mentre invece sono prevenute sino a noi i dipinti di scene popolari, vita quotidiana, nature morte e soggetti religiosi di cui sono esempi le opere: Il figliol prodigo, Giovanni nel deserto, Storie di s. Giovanni e Adamo, Eva e Abele.
Nel 1630 il Cerquozzi visse uno dei periodi più favorevoli per quanto riguarda la sua pittura, numerosi committenti dalle tasche generose posero difatto fine ai suoi problemi economici. I suoi dipinti divennero oltremodo famosi e quattro anni dopo fu nominato membro dell’Accademia di San Luca.
Michelangelo Cerquozzi morì a Roma nel 1660.