Niccolò Cassana nacque a Venezia nel 1659. Della sua formazione non si hanno molte notizie, ma sappiamo di sicuro che ricevette insegnamenti dal padre Giovanni Francesco, che faceva parte della cerchia di B. Strozzi, di cui si può notare l’influenza in alcuni dei suoi dipinti.
Si dedicò soprattutto al ritratto, i soggetti dei suoi dipinti erano per lo di più di stampo sacro e mitologico, mantenendosi sempre nell’ambito del naturalismo seicentesco.
L’artista consacrò se stesso alla pittura presentandosi alla famiglia di Lorenzo de’ Medici con un suo autoritratto, oggi esposto alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Il pittore ufficiale dei Medici, Giusto Sustermans, era morto due anni prima e Cassana sperava di attrarre in questo modo l’attenzione di Fernando de’ Medici, cosa che in realtà avvenne solamente qualche anno dopo, quando cioè i due si incontrarono a Venezia nel 1687.
Il pittore ebbe così la possibilità di operare e farsi conoscere anche a Firenze, dove divenne piuttosto celebre grazie ad alcuni dei suoi quadri.
La sua attività fiorentina non era però limitata alla realizzazione di ritratti ufficiali, include anche tre dipinti di cacciatori realizzati per il grande duca Ferdinando (Cacciatore con cane, Cacciatore con Coniglio, Ritratto di un Cacciatore), ora divisi tra gli Uffizi e Villa della Petraia, e che dimostrano una connessione con il naturalismo del XVII secolo e una grande abilità dell’artista di fondere l’arte del ritratto con quella della natura morta.
Lavorò per i Medici anche come copista e restauratore. Altre delle sue opere conosciute sono: Cosimo III, La cuoca, Uffizi; La congiura di Catilina, Palazzo Pitti.
Nel 1711 si recò a Londra, ma nemmeno della sua opera nella capitale inglese si hanno molte notizie, se non che realizzò un dipinto per la regina Anna Stuart, da cui fu appunto chiamato.
Ivi morì tre anni dopo, nel 1714.