Carlo Innocenzo Carloni o Carlone nacque a Scaria nel 1689 da una famiglia ramificata di artisti, che lavoravano come architetti e stuccatori tra Austria e Germania. Appena dodicenne seguì il padre in Germania ma, essendo più portato a realizzare dipinti, fu affidato ad un conterraneo del vicino villaggio di Laino, Giulio Quaglio, che conduceva una fiorente bottega a Udine e poi a Lubiana.
Grazie a lui, apprese l’arte dell’affresco e quella della pittura a olio. Completò la sua formazione con soggiorni a Venezia, dove entrò in contatto non solo i dipinti del Tintoretto, ma anche con quelli di pittoribarocchi, quali Sebastiano Ricci. Nel 1708, a 22 anni, ebbe il suo primo importante incarico a Innsbruck.
Carloni realizzò soprattutto dipinti di grande formato, come su soffitti di chiese o su pareti di palazzi, o anche grandi dipinti a olio, pieni di colori e popolati da numerose figure.
Nel 1715 si stabilì a Vienna, dove riscosse molto successo e gli vennero affidati diversi incarichi. Di questo periodo, ad esempio, sono gli affreschi del palazzo Kinsky Daun (la Glorificazione di un Eroe, sullo scalone; le Nozze di Amore e Psiche in una sala) e quelli del castello residenziale di Hetzendorf (Il Carro del Sole), dipinti per incarico della principessa di Liechtenstein.
Nel 1721 il C. eseguiva gli affreschi del duomo di Bratislava e nel 1727 a Praga decorò lo scalone e due sale del palazzo Clam Gallas.
La sua fama si diresse anche in Germania, dove il duca Eberhard Ludwig del Württemberg gli diede l’incarico di abbellire la chiesa della sua residenza a Ludwigsburg.
Quale esempio della maturità dei suoi ultimi anni vanno ricordati i due dipinti nella chiesa parrocchiale di Castel San Pietro, Ticino, realizzati tra il 1758 e 1759 quando il Carlone aveva già raggiunto l’età di 72 anni: Il Papa Eusebio battezza il futuro Vescovo Eusebio e Il Concilio di Milano.
Morì a Scaria il 17 maggio 1775.