Emilio Borsa fu un pittore italiano vissuto a cavallo tra la seconda metà dell’Ottocento ed i primi del Novecento: l’artista nacque a Monza, il 6 maggio del 1857, da una famiglia colta, grazie alla quale poté sin da subito esprimere la sua vocazione artistica ed il suo talento, molto vivido soprattutto in alcuni dei suoi più noti dipinti.
Il padre del pittore, Paolo, era un docente di disegno, e fu proprio grazie a lui che il giovane Emilio apprese i primi rudimenti di arte e disegno. Ma naturalmente, dopo i primi anni trascorsi insieme al padre, la sua formazione artistica non poteva fermarsi lì, e così al giovane fu concesso di frequentare alcuni corsi presso l’Accademia di Brera, a Milano, e nello stesso tempo apprendere l’arte del disegno anche grazie allo zio, Mosè Bianchi di Giosuè, da cui fu molto influenzato, come è noto nei suoi dipinti.
Il pittore non si spostò molto dalla sua città di nascita; a differenza di molti altri artisti del suo tempo, che amavano viaggiare ed in qualche modo anche misurarsi con nuove culture e correnti artistiche, Emilio rimase a Monza, salvo alcuni viaggi effettuati per necessità lavorative. E proprio Monza, il suo luogo di nascita, gli diede ispirazione per i suoi dipinti, in molti dei quali si evince l’interesse che l’artista mostrava per il genere dei ritratti, ma anche per la pittura paesaggistica.
Tuttavia, grazie al suo talento – visibile soprattutto nelle sue pennellate e nell’uso dei colori – l’artista ebbe modo di partecipare a diverse esposizioni e mostre, sia in Italia che fuori dai confini italiani: a questo proposito si ricorda, ad esempio la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e quella di Milano in cui oggi sono conservati alcuni dei suoi dipinti, e alcune esposizioni estere, come quella di Parigi, a cui partecipò con le sue opere nel 1889.
Il pittore si spense a Monza, l’11 ottobre del 1931.