Nato a Casale Monferrato (in provincia di Alessandria), Leonardo Bistolfi fu prima di tutto uno scultore, molto noto ed apprezzato per quel che riguarda il Simbolismo italiano, ed un esponente del mondo politico del suo tempo.
La data di nascita dell’artista casalese fu il 15 marzo del 1859: nacque da una famiglia che apprezzava l’arte, e forse fu proprio grazie al padre, Giovanni Bistolfi, scultore, che si appassionò prima di tutto di arte plastica e scultura. Figlio di Giovanni, e di Angela Amisano, per merito della sua creatività e bravura vinse una borsa di studio che gli permise di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, nel 1876, guidato da Giosuè Argenti.
Come è noto, la sua formazione artistica fu prima di tutto da scultore più che da pittore, e per questo motivo non abbiamo molti dipinti in quanto tutta la sua attività artistica fu quasi del tutto orientata verso la scultura e l’arte plastica. Tra le sue opere degne di nota, si ricordano ad esempio le primissime sculture – tra cui Le lavandaie, Tramonto, Vespero – che furono ancora molto influenzate dalla corrente culturale della Scapigliatura Lombarda; in opere più mature, invece, il Bistolfi mostrò il suo interesse per il Simbolismo italiano, corrente artistica in cui divenne un noto esponente, anche per quel che riguarda due tra i più famosi dipinti a lui attribuibili.
A questo proposito, occorre ricordare che, come si nota anche nei suoi dipinti più noti, oltre ad essere un apprezzato scultore fu anche un ottimo paesaggista, anche se la sua maggiore capacità artistica la si nota in particolare nelle opere scultoree, tra cui ricordiamo la scultura eseguita per il pittore Giovanni Segantini – dal titolo La bellezza liberata dalla materia – del 1906, oggi conservata presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, a Roma.
Tra i dipinti di Bistolfi, invece, si ricordano due manifesti, entrambi particolarmente rilevanti dal punto di vista della loro espressione artistica: di particolare rilevanza fu il primo manifesto, un dipinto famoso che raffigura le Muse delle Arti, e fu presentato nel 1902 presso un’Esposizione a Torino.
Leonardo Bistolfi si spense in provincia di Torino, a La Loggia, il 3 settembre del 1933.