Antichità Giglio offre servizio di valutazione gratuita delle opere del pittore Bernardo Zenale.
Di Bernardo Zenale non si conosce con certezza la data di nascita, molto probabilmente intorno al 1450, a Treviglio, dal momento che da un documento della Confraternita dei pittori milanesi, si evince che già nel 1481, Zenale ne facesse parte.
La sua carriera di pittore, ma anche architetto, secondo alcune fonti, comincia con alcune collaborazioni, a partire da quella con Bernardino Butinone per la realizzazione della celebre Pala di San Martino, 1485 circa, per l’omonima Chiesa di San Martino, a Treviglio.
Qualche anno dopo, insieme a Jacopino de Mottis, realizzò gli affreschi nella Certosa di Pavia e poi, in proprio, eseguì la decorazione di una sala del Castello Sforzesco di Milano, commissionatagli da Ludovico il Moro.
Sempre con la collaborazione di Butinone, Zenale si dedicò alla decorazione della Cappella Grifi appartenente alla Chiesa di San Pietro in Gessate. Ma tra la fine del 1400 e l’inizio del 1500, nelle opere di Bernardo Zenale si percepisce un leggero allontanamento dal Rinascimento Ferrarese, proprio di Butinione.
Infatti, molti delle sue opere di inizio secolo svelano influenze leonardesche interpretate in maniera del tutto personale. Ne è un esempio il polittico del 1502, realizzato per la Confraternita dell’Immacolata Concezione di Cantù.
Proprio in questo periodo, Zenale si avvicina all’influenza di Bernardino Luini, altro pittore lombardo. Pare che da due opere, oggi conservate alla Pinacoteca di Brera a Milano, l’Annunciazione e la Pala Busti, vengano fuori tratti comuni ai due pittori, tanto da fare sorgere dubbi sulla paternità dei lavori, può darsi opere singole appartenenti a uno o all’altro o risultati di una collaborazione tra i due.
Zenale, ancora una volta insieme a Butinone, si occupò della realizzazione del Trittico dell’Immacolata Concezione per la Chiesa di Sant’Andrea Melzo, commissionata loro dalla famiglia Riario – Sforza. Nel 1509, il pittore lombardo eseguì la Deposizione della Cappella del Santissimo Sacramento per la Chiesa di San Giovanni Evangelista.
A Milano, un anno dopo circa, gli venne commissionata la pala con la Madonna col Bambino, posta tra i Santi Ambrogio e Gerolamo per la Chiesa di San Francesco e attualmente custodita a Denver. Dello stesso periodo anche la Pala Lampugnani (Circoncisione), oggi conservata al Louvre.
Nel 1522 venne contattato come architetto della Veneranda fabbrica del Duomo.
Oltre alle opere succitate si ricordano: il Polittico di San Martino, San Michele Arcangelo, Polittico di Sant’Anna, Deposizione di Cristo, San Guglielmo da Vercelli e un monaco cistercense, Madonna col Bambino e santi.
Zenale Bernardo morì a Milano nel 1526.