Bentivoglio Cesare fu un pittore italiano, di cui sono pervenute poche nozioni biografiche.
Quest’artista nacque a Genova nel 1868, secondo alcune fonti la sua pittura fu frutto di uno studio da autodidatta, mentre secondo altre sarebbe stato allievo di Giuseppe Sacheri ed amico di Antonio Varni.
Dalle opere di Bentivoglio Cesare si denota una certa affinità con la corrente dei post-impressionisti, ma non è da escludersi anche un vago interesse per la corrente dei macchiaioli, contemporanea all’artista e sviluppatasi proprio a Genova.
Fra i soggetti prediletti dal Bentivoglio ricordiamo le vedute marine e portuali, i paesaggi campestri e montani, le Dolomiti, le coste liguri ma anche gli scorci dell’entroterra, nature morte e scene di caccia. Vedute che esprimono per certi versi la solitudine del silenzio ma anche il fascino della natura e la bellezza delle stagioni. Da tutto ciò si evince come la formazione del Bentivoglio si sia basata inizialmente sulla tradizione dei vedutisti liguri e della “Scuola Grigia”, per poi acquisire una sempre maggiore indipendenza nel cromatismo e nell’agilità della pennellata.
Non si conoscono i motivi per cui non prese mai parte alle Promotrici genovesi, né espose mai nelle mostre d’arte, ma forse ciò si può attribuire al carattere schivo dell’artista. Si sa però che fu molto apprezzato dai collezionisti borghesi genovesi e non solo, visto che i suoi quadri valicarono le Alpi per raggiungere la Francia e l’Inghilterra grazie ai mercanti d’arte.
Fra i dipinti famosi di Bentivoglio Cesare ricordiamo: Pastorella con poppante, Contadini liguri, Aria di temporale, Il bracconiere, In palude, Caccia agli acquatici, Monte di Portofino, Paesaggio ligure, Vedute del monte di Portofino, Dame e pescatori sulla spiaggia, Chalet di montagna e Primavera e autunno in montagna. Oltre a questi dipinti sono stati ritrovate anche alcune copie di opere dell’ottocento da lui eseguite.
Il pittore Bentivoglio Cesare si spense a Genova nel 1952.