Domenico Beccafumi fu un noto pittore italiano, nonché scultore, del Cinquecento. Schivo e riservato quest’artista viaggiò molto nel corso della sua carriera artistica, divenendo famoso per i suoi affreschi ma anche per le sue opere scultoree.
Beccafumi nacque a Montaperti nel 1486, gli anni della sua formazione si svolsero nella bottega del Perugino (Siena).
Nel 1510 il giovane artista visitò Roma dove ebbe modo di venir a contatto con le opere di Raffaello e Michelangelo del quale vide la Cappella Sistina in fase di lavorazione.
Nel 1512 il pittore fece ritorno a Siena dove si dedicò alla lavorazione ad alcuni dei suoi famosi dipinti, gli affreschi per la Cappella del Manto nell’Ospedale del Santa Maria della Scala ovvero “L’Incontro di Gioacchino” e “Anna alla Porta Aure” oltre ad una pala d’altare con la Trinità.
Nel 1516 i suoi famosi dipinti lo resero talmente famoso e richiesto che l’artista poté acquistarsi una casa propria. Due anni dopo lavorò agli affreschi per l’Oratorio di San Bernardino con Sodoma e di Girolamo del Pacchia. Un famoso dipinto di quegli anni è le “Stimmate di Santa Caterina”, uno splendido esempio di pittura fiorentina del Cinquecento.
Si recò nuovamente a Roma nel 1520 dove ebbe modo di studiare la pittura del Raffaello che chiaramente influenzò una delle sue famose opere: il Pavimento del Duomo di Siena.
Di ritorno a Siena realizzò anche la “Natività” per la chiesa di San Martino e nel 1529 lavorò agli affreschi della Sala del Concistoro presso il Palazzo Pubblico, uno dei suoi lavori più famosi.
Successivamente soggiornò per un po’ di tempo a Genova, lavorando alle commissioni per il principe Doria. Tornato a Siena, dopo un soggiorno a Pisa, lavorò ad opere quali “l’Annunciazione”della chiesa di San Martino a Sarteano (1546) e ad un’opera di scultura di otto Angeli in bronzo addossati alle colonne della navata centrale del Duomo di Siena.
Domenico Beccafumi si spense a Siena nel 1551.