Antonio Balestra fu un famoso pittore ed incisore italiano. I suoi fastosi dipinti antichi carichi talvolta di dramma, talvolta di sacralità furono molto apprezzati sia a Venezia che a Verona.
Balestra nacque a Verona nel 1666 a Verona in una famiglia borghese di mercanti. La sua formazione inizialmente fu indirizzata verso gli studi letterari, quindi il Balestra scoprì il suo talento artistico ed iniziò a studiare pittura.
Inizialmente fu suo mentore Giovanni Zeffis, pittore locale, con la quale però Balestra fu costretto ad interrompere gli studi alla morte del padre, poiché dovette occuparsi degli affari familiari. Nel 1687 si recò a Venezia per frequentare le lezioni del Bellucci per tre anni. Quindi si diresse verso Roma dove ebbe come mentore il Maratta (1690) e dove ebbe modo di studiare le opere di: Raffaello, Annibale Carracci, Guido Reni, Domenichino. Quindi si diresse verso Napoli per studiare anche le opere di Lanfranco, Giordano e Solimena.
Nel 1964 frequentò l’Accademia di San Luca, dove vinse un riconoscimento per il quadro “ la Caduta dei giganti”. Quello stesso anno, a causa di alcuni problemi di salute dovette lasciare Roma. Ripresosi dalla malattia ricominciò a viaggiare da Bologna per Verona fino a Venezia per poi infine stabilire la sua dimora presso Verona nel 1697, viaggiando ancora spesso soprattutto soggiornando a Venezia ma visitando anche altre importanti città d’arte italiane.
Nel 1719 si ritirò a Verona, dove gli arrivò la nomina di membro dell’Accademia romana di San Luca (1725). Si dedicò fino alla morte all’insegnamento della pittura, ovvero fino al 1740.
Fra i dipinti più famosi di quest’artista citiamo:
Trinità di Castelvecchio, La ricchezza della terra, Dipinto per il Magistrato mercantile di Bolzano, Pala con la Vergine e i Santi Francesco Borgia, Luigi e Stanislao, La Madonna e Santi, Transito di San Giuseppe, Natività nella Chiesa di San Zaccaria, Pala di Sant’Osvaldo, Adorazione dei Magi, Apollo e Mida, Martirio dei Santi Cosma e Damiano, Vergine addolorata e Cristo morto, Pala coi Santi Antonio da Padova, Francesco di Paola e Pietro d’Alcantara, Pala con Santi Giacomo e Antonio abate col vescovo Cassiano in adorazione della Trinità, Teseo scopre la spada del padre, Visione della Vergine che consegna lo scapolare al Beato Simone Stock alla presenza di San Giuseppe, San Luigi Gonzaga in preghiera davanti alla Vergine, Affreschi per la villa di Alessandro Pompei e Teti nella fucina di Vulcano.