Auguste Rodin fu un pittore e scultore francese che lasciò una grande impronta anche nel nostro paese per le sue opere di grande talento e capacità espressiva ed espositiva.
Nato a Parigi il 12 novembre del 1840, Auguste Rodin ebbe grandi possibilità di formazione scolastica nell’ambito artistico e culturale: infatti, la sua prima formazione avvenne presso l’École Speciale de Dessin et Mathématiques, con maestri del calibro di Horace Lecoq de Boisbaudran (per quel che riguarda il disegno, in cui mostrò sin dall’inizio un certo talento); aver frequentato questa scuola gli diede anche la possibilità di formarsi come scultore, tant’è che Auguste Rodin venne considerato, negli anni, un artista a tutto tondo.
Il suo grande talento si vide sin da subito, e nel 1880 in particolare quando all’artista venne commissionata la porta di bronzo per il Musée des Arts Decoratifs, a cui egli diede il nome di La Porta dell’Inferno, per via del fatto che nella costruzione e decorazione di questa famosa porta bronza – a cui lavorò praticamente fino alla sua morte – aveva scelto un soggetto dell’opera dantesca. Particolare è il riferimento a questa opera in quanto il suo tentativo di rappresentare allegoricamente la dannazione utilizzando il nudo, non fu mai raggiunto.
Alla Porta lavorò per molti anni, ma non riuscì mai a terminarla: ne è anche prova, forse, il fatto che Rodin abbia scolpito molte figure nel decennio fino a 1890, figure che probabilmente avrebbe dovuto inserire in quello che sarebbe potuto diventare un vero capolavoro.
Come è comprensibile, tutta la vita artistica di Rodin ruotò attorno al lavoro incompiuto, ma molte altre opere sono comunque degne di menzione per il significato culturale che viene in esse esaltato: opere come Adamo, Eva, Torso di Adele, L’eterna primavera, tutte conservate al Musée Rodin, Parigi, esprimono infatti quella capacità espressiva dell’artista che tentò in ogni modo di coniugare maestri come Michelangelo all’arte gotica francese.
Un’altra delle opere fondamentali di Rodin fu il monumento a Honoré de Balzac, non accettato dalla Société in quanto considerato un’opera non conclusa.
L’artista si spense a Meudon, il 17 novembre 1917.