Paolo Anesi fu un pittore italiano nonché incisore, si ricordano i suoi dipinti per le caratteristiche del movimento artistico rococò a cui il pittore aderiva.
Nacque a Roma nel 1697, la sua formazione artistica si orientò da subito verso il vedutismo di cui Arnesi fu uno dei maggiori esponenti nel ’700. Fra i suoi mentori citiamo Giuseppe Bartolomeo Chiari, Andrea Locatelli, Sebastiano Conca e Bernardino Fergioni.
Salvo un periodo trascorso a Firenze, il pittore soggiornò per il resto dei suoi anni a Roma, dove i suoi dipinti acquistarono una certa fama.
Inizialmente ispirato dalla corrente bamboccesca, finì poi con l’abbandonarla per preferire i nuovi movimenti settecenteschi. Delle sue opere vedutiste diverse furono destinate a mercanti d’arte stranieri, inglesi per lo più, si trattava di opere piccole, di eleganti e raffinati paesaggi.
Fu ammesso come membro dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon nel 1757. Nel 1761 ebbero particolarmente successo i quadri ritraenti Villa Albani, Palazzo Sergardi a Siena, Villa Doria Pamphilj e Villa Chigi.
Fra le opere di Anesi si ricordano anche le incisioni, in particolare un tomo “Varie vedute inventate ed intagliate da Paolo Anesi” del 1725. Alcuni dei suoi lavori sono stati esposti presso la GalleriaDoria Pamphilj, la Galleria Corsini e la Galleria Pallavicini. Uno degli affreschi che conquistò il maggior successo fu senz’altro “Capricci con rovine del Foro”.
Fu il mentore di Francesco Zuccarelli e Paolo Monaldi.
Anesi dipinse all’incirca fino al 1766 anno in cui gli vengono attribuite alcune vedute del Castello di Sagan ma di qui in poi si hanno pochissime notizie sulla sua carriera artistica. Nonostante la fama acquisita dai suoi dipinti, la critica non fu sempre benevola nei confronti di Arnesi. Con il passare del tempo per se la fama e cadde in disgrazia, morì a Roma nel 1773 in condizioni d’indigenza.
Fra i dipinti più famosi Paolo Anesi ricordiamo anche “Vedute all’acquaforte” del 1725.