Alvar Aalto
(Kuortane 1898 – Helsinki 1976)
Il finlandese Alvar Aalto è ricordato tra i più importanti architetti del XX secolo. Nato a Kuortane, studia architettura al Politecnico di Helsinki e i suoi primi lavori sono come progettista di esposizioni. Nel 1928 diventa membro del Congrès Internationaux d’Architecture Moderne (CIAM) e nel 1929 fonda con Otto Korhonen il suo primo laboratorio per la lavorazione del compensato. Infatti, Aalto lontano dalla freddezza del metallo allora tanto usato e applicato dai suoi colleghi tedeschi o francesi, predilige il legno e approfondisce le esperienze sul compensato che si stanno sviluppando in Svezia e Finlandia. Quello che i designers stavano sviluppando con i tubolari d’acciaio e la pelle, Aalto vuole renderlo con il legno. Ecco allora che il legno di betulla sembra risolvere i problemi di flessibilità e reso resistente con inserti lamellari e adesivi riesce a curvare il legno anche a 90 gradi.
A differenza di Thonet la curvatura di Aalto avviene a freddo sfruttando la naturale umidità della betulla. Da questi processi nasce la sua famosa poltrona per il Sanatorio di Paimio nel 1931 poi prodotta in serie da Artek nel 1935. Il grande successo dei mobili di Aalto inizia nel 1933 quando viene allestita una mostra dei suoi lavori nei magazzini londinesi Fortnum & Mason con richieste che arrivano dal resto dell’Europa ma anche dagli Stati Uniti e persino dall’Australia. Dalla necessità di far fronte alle richieste nasce Artek, azienda produttrice, ancora oggi, dei mobili di Alvar Aalto. La sua produzione di arredi ha un numero limitato di progetti, non è un designer prolifico, privilegiando un design a lunga durata e non di moda. Sono pochi archetipi tipologici riconoscibili: le poltrone, gli sgabelli, il carrello portavivande…