Noto come Andrea De Chirico, Savinio Alberto nacque ad Atene nel 1891, fu scrittore, pittore e musicista molto apprezzato e amato. Visse per lungo tempo a Parigi, una grande fonte di ispirazione che gli permise di avvicinarsi alle tendenze surrealiste che si stavano affermando in quegli anni nella realtà artistica francese.
Furono pubblicati su Bes Soirées de Parsi sue diverse opere tra le quali il poemetto drammatico Le chants de la mi-mort, e collaborò in fase successiva alla Voce e alla Ronda. La sua tendenza al metafisico, al magico, al surreale caratterizzarono non solo la sua scrittura ma anche la sua pittura.
Di grande rilievo furono le opere narrative Tragedia dell’infanzia, Achille innamorato, Gradua a Parnassum, Casa “La vita” in cui si nota la sua fantasia nel cogliere le inedite analogie tra l’uomo e le cose, affiancata da un ironica rivalutazione dell’eredità classica che ispirerà profondamente la sua opera teatrale.
Nel suo gioco poetico prevale a volte un’alternanza intellettualistica che si manifesta in una prosa nitida ed elegante presente nella sua opera saggistica a cui si affianca la sua copiosa produzione giornalistica che negli anni è stata raccolta in volumi. Tale propensione si nota anche nella pittura in cui è ancore più esplicito il suo gioco tra l’onirico e l’ironico. Morì a Roma nel 1950.