Nasce a Bagheria, Palermo, nel 1911. È stato un pittore italiano e un politico italiano, uno tra i più rappresentativi dell’arte contemporanea, uno degli animatori del movimento realista, uno del movimento di “Corrente” che partecipò alla lotta contro il fascismo.
Si è formato con lo studio delle correnti figurative moderne, per orientarsi successivamente verso il cubismo. Renato Guttuso nacque il giorno di Santo Stefano e da subito dimostrò il talento dell’artista, la passione nelle lettere e nelle arti e del culto della libertà che gli era stata trasmessa dal padre che aveva combattuto con Garibaldi.
Influenzato dal padre acquerellista dilettante, frequentò lo studio del pittore Domenico Quattrociocchi e del pittore di carri Emilio Murdolo e, appena tredicenne, cominciò a firmare i propri quadri, copie di paesaggi siciliani dell’800.
Più grande iniziò a frequentare lo studio di Pippo Rizzo, pittore futurista e gli ambienti artistici palermitani e a soli 17anni nel 1928 prese parte a Palermo alla sua prima mostra collettiva.
A Palermo si trasferì definitivamente per gli studi liceali prima e l’Università dopo e qui nel 1938 presentò il quadro dedicato al poeta Garcia Lorca “Fucilazione in campagna“, dopo la fucilazione dello stesso da parte dei fascisti.
A Palermo formò il Gruppo dei Quattro con la pittrice Lia Pasqualino Noto e gli scultori Nino Franchina e Giovanni Barbera. Guttuso Renato tra bozze, copie e tentativi, ha disegnato circa un migliaio di tavole.
Morì a Roma il 18 gennaio 1987 e dopo la sua morte, oltre alle numerose mostre commemorative, è stato inaugurato e dedicato a Bagheria, un museo che ospita le sue opere e quelle degli amici.