Orazio De Ferrari nasce a Voltri in provincia di Genova nel 1606 e diventa allievo del pittore voltrese Giovanni Andrea Ansaldo. Ne sposa una nipote, Giorgetta, a Voltri, il 15 dicembre 1631 ed esordisce con una tela che raffigura il Martirio di san Sebastiano.
Quest’opera viene dipinta per la chiesa di Voltri, la chiesa del suo paese natale. Raggiunge la maturazione artistica nel 1647 con la realizzazione della tela di San Giacomo, realizzato per l’oratorio di San Giacomo della Marina a Genova. Viene chiamato dal Principato di Monaco dai Grimaldi per realizzare una serie di affreschi proprio nel Palazzo Grimaldi tra il 1651 ed il 1652.
In questa occasione si distingue per doti singolari, pregi, meriti, qualità e il principe di Monaco Onorato II Grimaldi gli conferisce il titolo di Cavaliere di S. Michele a nome di Luigi XIV. Orazio De Ferrari segue della pittura genovese la corrente naturalistica dominatrice degli inizi del seicento. Sono evidenti molti motivi tratti da altri artisti genovesi quali Giovanni Andrea De Ferrari, Strozzi ecc.
Tra le sue opere si ricordano sopratutto gli affreschi nella chiesa di S. Siro e la Lavanda dei piedi nelle raccolte dell’Accademia Linguistica. Morì di peste nel settembre del 1657 a Genova. Orazio De Ferrari ha avuto, dunque, un ruolo di particolare interesse nell’ambito della pittura genovese del Seicento, abile in tutto anche nella velocità del pennello. Come in precedenza accennato, muore nel settembre del 1657 a Genova, di peste, e con lui moglie e figli.