Napoleone Martinuzzi

Napoleone Martinuzzi è uno dei grandi protagonisti del mondo del vetro di Murano. Nasce a Murano e si forma seguendo i corsi della scuola di disegno per vetrai. Frequenta il laboratorio di Giacomo Vivante e poi di Tamburlini e Carbonaro dove impara la modellazione delle ceramiche che in quell’epoca rispettavano il gusto Liberty. Si iscrive alla scuola del Nudo presso l’Accademia e inizia a frequentare gli artisti e l’ambiente di Ca’ Pesaro. Dal 1910 al 1914 Martinuzzi è a Roma, torna a Venezia dove apre uno studio e incontra per la prima volta Gabriele D’Annunzio. Agli inizi degli anni Venti a Murano l’arte del vetro vede rinnovatori come Vittorio Zecchin, Giacomo Cappellin e Paolo Venini. Martinuzzi si inserisce in questo filone artistico e produttivo e come direttore artistico della V.S.M. Venini & C. tra il 1925 e il 1927 crea meravigliosi vetri soffiati trasparenti, vasi, coppe, calici nei colori ametista, blu scuro, verde epagliesco. Nel 1928 alla VI Biennale di Venezia il designer presenta la serie dei “pulegosi”, vetri opachi dall’aspetto spugnoso con l’inclusione di bollicine, creando così forme scultoree e di ispirazione arcaica. Alla stessa Biennale, Martinuzzi presenta i primi animali: elefanti, cavallini, fagiani, uccellini con l’impiego di volta in volta del vetro pulegoso, la pasta vitrea e la foglia d’oro. Negli anni a venire le sperimentazioni continuano con i vetri a filigrana, poi con i vetri opachi realizzati in vetro velato e in vetro mescolato. Celebri sono gli acquari presentati nel 1930 alla XVII Biennale di Venezia, vasi trasparenti contenenti all’interno piccole sculture.

Tra il 1930 e il 1931 Napoleone Martinuzzi amplia la sua ricerca nell’uso plastico del vetro con l’ideazione di figure femminili mitologiche come la celebre Sirena sulle onde. Disegna anche una serie di oggetti luminosi dove la sorgente di luce viene posta alla base o all’interno del vetro stesso, sono sia di piccole che di grandi dimensioni. Di grande valore decorativo sono i suoi allestimenti di site specific come fontane e grandi vasi, ad esempio la Fontana in vetro Trasparente per la XV Biennale Internazionale d’Arte a Venezia nel 1926 oppure le splendide varie Piante grasse per ingressi di palazzi. Oltre alle opere in vetro lo scultore, Martinuzzi crea splendidi complessi come il Sacrario della Niobe a Venezia all’Università Ca’ Foscari del 1946 o il gruppo bronzeo del battistero del duomo di Mestre del 1960.