Morazzone Pierfrancesco nasce a Morazzone nel 1573, e fu illustre rappresentante della pittura italiana nell’età della controriforma. Nei primi anni della sua formazione visse a Roma dove ebbe modi di accostarsi alle figure illustri quali il Cavalier D’Arpino e Salimbeni, che sin da subito apprezzarono il talento del Morazzone.
Il Morazzone realizzò numerose opere per la Basilica di San Pietro e quella in Laterano delle quali restano solo i due dipinti in San Silvestro Capite. Nel 1598 ritornò in Lombardia dove iniziò un importante ciclo di lavori per la cappella del Rosario in San Vittore a Varese quali ricordiamo l’Andata al Calvario e Condanna di Cristo.
Furono questi gli anni in cui iniziò a collaborare con il milanese Piercamillo Landrini detto il Duchino per la realizzazione di due quadroni ispirati alla vita dei Fatti della vita di San Carlo Borromeo per il Duomo di Milano.
Successivamente il Morazzone iniziò a lavorare nella città di Como da cui ricevette numerosi commissioni da parte della chiesa della Santissima Trinità e della chiesa di Sant’Agostino. Nel 1613 realizzò insieme a Lucini Passalacqua un prezioso scrittoio, di proprietà dello stesso custodito oggi nel Castello Sforzesco di Milano. Furono questi gli anni dove il Morazzone raggiunse massima notorietà.
Negli anni a seguire entrò in contatto con la corte dei Savoia per la quale iniziò un ciclo di affreschi per il castello di Rivoli. Nel 1626 collaborò al rinnovamento stilistico del Duomo. Morì nel 1626 lasciano incompiuta la commissione conclusa poi dal Guercino.