Mario Bellini

Mario Bellini si laurea in architettura nel 1959 al Politecnico di Milano e negli anni ’60 inizia la sua attività di designer: dal 1961 al 1963 è direttore deldesign per La Rinascente e dal ’63 per Olivetti per la quale progetta il personal computer P101 e le calcolatriciDivisumma 18 e 28. Inizia la collaborazione con Cassina per la quale nel 1965 Bellini disegna una poltrona che, anziché avere un telaio classico, ha una struttura di derivazione sartoriale, fatta di fasce di pelle o tessuto che tengono uniti i volumi della seduta fatti di cuscini, è la poltrona 932/2. L’anno successivo per C&B (oggi B&B Italia) disegna la poltrona “Amanta” dove gli imbottiti si appoggiano su una scocca a vista di poliestere rinforzato con fibre di vetro e sono fissati alla base grazie ad un sistema di barre di metallo interno ai cuscini stessi. Famoso il divano “Le bambole” del 1972 sempre per C&B (poi Compasso d’Oro nel 1979) dove i supporti rigidi sono ormai del tutto scomparsi: la seduta si sostiene grazie alla combinazione dei materiali e alla loro elasticità.

Tra le sue sedute più famose citiamo la sedia “Cab” del 1977 per Cassina: il rivestimento in cuoio si infila direttamente sulla struttura d’acciaio e ha la funzione di materiale portante. Concepiti in modo simile ha progettato anche una poltrona e un divano. Nel 1978 diventa consulente per la casa automobilistica francese Renault. Dal 1986 al 1991 è direttore di Domus e dal 1979 al 2019 membro del Consiglio Scientifico della Triennale di Milano. Bellini oltre che designer è un architetto che ha lasciato numerose opere, tra le più note: il Quartiere Portello di Fiera Milano, il Centro Espositivo di Villa Erba a Cernobbio, il Tokyo Design Centre in Giappone.

Il contributo di Mario Bellini al mondo del design è anche attraverso l’attività di insegnante: professore di Progettazione all’Istituto Superiore di Disegno Industriale a Venezia, poi presso la Hochschulefurangewandte Kunst a Vienna, dal 1986 al 1991 docente alla Domus Academy a Milano e lezioni all’estero come al Royal College of Art di Londra.