Pietro Ligari, nato ad Ardenno, in provincia di Sondrio, il 18 febbraio 1686, è stato un pittore, ritrattista,incisore ed architetto italiano, esponente dei movimenti relativi al Classicismo ed a quello del tardo Barocco in Italia, e probabilmente il maggior artista valtellinese della sua epoca.
Di origine borghese, fin da giovanissimo mostrò una spiccata propensione per le belle arti, tanto che, all’età di quattordici anni, venne inviato a Roma, presso la corte del famoso artista barocco Lazzaro Baldi, che gli insegnò i primi rudimenti artistici per avviarlo alla carriera di pittore. Dal suo maestro, peraltro a sua volta allievo di un altro celebre artista, Pietro Berrettini da Cortona, subì le influenze tipiche dell’arte barocca.
Successivamente viaggiò molto, visitando, tra l’altro, Venezia, dove ebbe modo di ammirare i dipinti antichi di una delle sue maggiori fonti di ispirazione, il pittore Giovanni Battista Piazzetta, arrivando poi a Sondrio e Milano, continuando ad impratichirsi e realizzando le prime opere, mentre nel 1512 sposò Annunziata Steininger, che gli diede i figli Cesare e Vittoria, destinati a seguire le orme del padre nella carriera artistica.
Nel 1727, finalmente, fece ritorno nella sua amata Valtellina, ove rimase fino alla morte, avvenuta il 6 aprile 1752. Qui realizzò i suoi dipinti antichi più famosi ed importanti, tra i quali si possono ricordare diversi ritratti e nature morte, ma soprattutto dipinti con soggetti a carattere religioso, come La Santa Vergine che appare a San Girolamo, San Francesco Saverio battezza una principessa indiana, Battesimo di Gesù Cristo, Gloria di San Giovanni Battista, La messa di San Gregorio Magno, e molti altri.