Pittore italiano vissuto nel Cinquecento, Lanino Bernardino ebbe una grande risonanza artistica in Italia, dove ebbe modo di migliorare, giorno dopo giorno, il suo approccio con l’arte in generale e con la pittura in particolare.
Il pittore nacque a Mortara, nel 1512: la sua prima formazione artistica lo vide orientato agli studi presso la bottega di Gerolamo Giovenone, pittore piemontese figlio di una famiglia di artisti, che lo avvicinò all’arte ed allo studio di Gaudenzio Ferrari, grande punto di riferimento di quell’epoca dal punto di vista espressivo, artistico e culturale.
Successivamente a questa prima fase, l’artista si spostò a Milano, dove ebbe modo di studiare l’arte di Leonardo, dalla quale fu influenzato fino alla realizzazione di uno stile più indipendente, autonomo e personale, che lo caratterizzò poi per tutta la sua carriera.
Infatti, proprio la possibilità di studiare i dipinti e le opere di grandi artisti, gli diede l’opportunità di misurarsi in uno stile diverso, che però fondesse Rinascimento e Barocco in uno stile accentuato verso il Decorativismo ed il Manierismo.
Dal punto di vista delle sue opere e dei suoi dipinti antichi, tra i più importanti e degni di nota bisogna senza dubbio ricordare due opere che gli erano state commissionate dalla famiglia Ferrero, l‘Assunta e il Compianto su Cristo morto, che si trovano oggi a Biella.
Nel 1543, anno di morte di Gaudenzio Ferrari, egli si occupò della realizzazione delle opere del compianto maestro: di questo periodo si ricordano, infatti, diversi affreschi eseguiti presso la Basilica di San Nazaro.
Morto a Vercelli nel 1583, della sua produzione artistica si ricordano, inoltre, dipinti antichi come la Madonna col Bambino, santi e angeli, la Adorazione dei Magi e gli affreschi di Santa Caterina a Milano.