Astrattista italiano (Mantova, 19 febbraio 1912 – Roma, 22 gennaio 1995), è uno dei pittori contemporanei più presente nelle maggiori gallerie d’arte nazionali ed internazionali. Espone infatti a Palazzo Ancaiani, Spoleto 1973; al Palazzo delle Esposizioni, Roma 1974 (300 opere dal 1945); negli Istituti italiani di cultura di Stoccolma 1973, New York 1978, Madrid 1984; nel Museo d’arte moderna di Bucarest 1979; nel Musée de l’Athenée di Ginevra 1980; alla Loggetta Lombardesca di Ravenna 1982; alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma 1986; al Museo Correr di Venezia e al Castello Spagnolo dell’Aquila, 1990.
È presente a tutte le maggiori rassegne nazionali e internazionali sull’arte italiana dalla metà del secolo. La sua pittura denuncia influenze di Kandinskij, ed in un primo momento si presenta caratterizzata dall’utilizzo di colori chiari e vivaci e dalla pennellata energica; successivamente, la dimensione astratta di questo artista italiano trova una forma diversa, un nuovo canale con cui esprimersi, e cioè la sperimentazione.
Comincia infatti ad utilizzare nei suoi dipinti non solo i colori, ma anche alcuni materiali come la sabbia, che diventerà un punto fermo della sua pittura, la gommapiuma, che utilizzerà per la serie de “Le superfici lunari” conferendole un aspetto vagamente sognante, e cambierà anche l’uso dei colori, che da vivaci via via si trasformeranno in freddi. Dall’aspetto colorato della sua produzione giovanile passerà infatti alle colorazioni meno brillanti della sua produzione matura, con tavolozze più fredde e meno cariche rispetto alle precedenti.
In alcune composizioni sperimenterà addirittura il monocromatico, principalmente il blu, colore sempre presente nelle sue opere. È uno degli artisti italiani che ha avuto la maggiore fortuna critica, è stato infatti premiato molte volte (anche dalla Presidenza del Consiglio) e molte delle sue opere, valutate oggi tra i 7000 e gli 11000 euro, sono state acquistate dalle maggiori gallerienazionali e da alcuni famosi musei internazionali.