Giulio Pippi, conosciuto come Giulio Romano, nasce a Roma nel 1499. Famoso architetto e pittore italiano, è ben noto come un’importante personalità in epoca rinascimentale e del Manierismo italiano, molto brillante e versatile. Giovanissimo entra nella bottega romana di Raffaello Sanzio e diventa subito il primo allievo.
Il dotato del Maestro e collabora suoi più grandi lavori di pittura come gli affreschi della villa Farnesina, delle Logge e delle Stanze Vaticane. Giulio Romano mette in mostra da subito la sua grande abilità grafica, progettando il Palazzo Adimari Salviati (dal 1520), la Villa Lante sul Gianicolo ed il Palazzo Maccarani Stati (1521 – 1524), oltre al completamento del cortile del Palazzo Branconio dell’Aquila.
Alla prematura morte di Raffaello, eredita, per testamento, i lavori in corso, oltre alla bottega del maestro. Negli anni a venire diventa il più brillante erede dello stile raffaellesco, dipingendo la Pala Fugger a Santa Maria dell’Anima e la Lapidazione di Santo Stefano.
Nel 1524 si trasferisce a Mantova e realizza il Palazzo del Te (1525 – 1535), ristruttura l’appartamento di Troia a Palazzo Ducale e progetta anche il Padiglione della Rustica. Nel 1526 ottiene la nomina di prefetto delle fabbriche gonzaghesche e Superiori delle vie urbane. Trascura i quadri da cavalletto per condurre una grande opera diretta alle decorazioni e al meraviglioso, aspetti molto diffusi nella corrente manierista presso ogni corte europea.
Giulio Romano trasforma in poco tempo Mantova in una piccola capitale e ristruttura la chiesa di San Benedetto in Polirone, realizzando personalmente una serie di dipinti. Si fa conoscere sempre di più fino a quando il suo status gli consente di progettare e realizzare per sé stesso un intero palazzo in pieno centro denominato Casa di Giulio Romano. Muore nella città lombarda nel 1546 e la morte gli impedisce il ritorno a Roma e alla nomina di primo architetto della fabbrica di San Pietro.