Giovan Battista Crespi detto il Cerano nacque a Romagnano Sesia il 23 dicembre 1573 ed è stato un architetto, pittore e scultore italiano. Il suo primo e unico maestro fu il padre Raffaele Crespi mentre il suo principale aiutante fu il fratello Ortensio (1578-1631).
Si trasferì a Milano nel 1591 e già all’età di diciannove anni ricevette dal Conte Renato Borromeo, fratello del cardinale Federico, l’incarico di eseguire i lavori di decorazione all’interno di palazzo Borromeo, oggi andati perduti.
I Borromeo erano la famiglia più importante della Milano all’inizio del Seicento e, quindi, questo incarico testimonia la precocità e la grandezza del Crespi. Giovan Battista Crespi, in pratica, assunse dal 1600 per trent’anni, il ruolo di capofila nella Milano di Federico Borromeo, è stato uno dei protagonisti della trasformazione della pala sacra del mondo cattolico.
I primi grandi lavori a lui commissionati furono due grandi pale d’altare con il Voto dei santi francescani. Da qui l’inizio di una lunga serie di prestigiose commissioni. Lavorò tra il 1602 e il 1603 a una prima serie su i Fatti della vita del Beato Carlo Borromeo, per alcune pale d’altare per Santa Maria presso San Celso e partecipò con il gruppo dei Miracoli con sei dipinti a tempera alla serie dei Quadroni di San Carlo terminata nel 1610.
Gli fu affidata da Federico Borromeo a Cerano anche la regia della cerimonia romana della canonizzazione di San Carlo. Il secondo decennio lo vide, infine, un assoluto protagonista dell’arte milanese con il suo stile che si fa sempre più deciso e molto personale, con un accentuato realismo e un forte espressionismo.
La critica moderna ha pienamente rivalutato la figura del Crespi ed è stato definito il perno principale della controriforma, uno dei massimi artisti del periodo compreso tra la fine del Cinquecento e il primo Seicento.