Pittore italiano appartenente al periodo manierista lombardo, Giovanni Antonio Figino fu particolarmente interessante per la sua epoca e per la sua città dal punto di vista stilistico e pittorico: nato a Milano con molta probabilità nel 1553 (ma non vi sono fonti certe che riguardano la sua data di nascita), apparteneva ad una famiglia molto nota nella città. Infatti, era figlio di un costruttore di spade, Giovanni Vincenzo, e di Lucia Grassi.
La data di nascita del pittore è incerta in quanto parecchie fonti sono contrastanti: secondo quanto emerge da uno Stato d’anime appartenente al 1597, il pittore doveva avere quarant’anni in quella data, ma secondo altri documenti, nel 1571 il pittore aveva quattordici anni. Si capisce, quindi, che le fonti che rivelano la sua data di nascita sono contrastanti, e non è ancora ben noto a quale delle tante testimonianze ci si debba affidare.
Ma se dal punto biografico vi sono alcune lacune, dal punto di vista della sua carriera, il Figino ebbe sicuramente modo di frequentare, nel 1564, la scuola di Giovanni Paolo Lomazzo, pittore e trattatista: grazie ai suoi insegnamenti, il giovane Figino creò un primo ritratto (l’opera si intitola Ambrogio Annoni), che rappresenta ancora oggi uno dei ritratti certi del pittore, che è ancora particolarmente noto per aver avuto un ruolo di spicco nella decorazione del Palazzo dei Giureconsulti.
Tra i dipinti famosi attribuibili al pittore che dal primo maestro aveva appreso l’approccio leonardesco all’arte, si ricordano la Madonna della Serpe e l’Incoronazione della Vergine, ed anche altre opere come la tela con Giove, che era stata realizzata su commissione dell’imperatore Rodolfo II.
Inoltre, verso il 1590 il pittore si interessò di natura morta: si ricorda, a questo proposito, Fruttiera di persici, dipinta con molta probabilità in quel periodo che fu particolarmente florido e portatore di successo.
Se non si hanno notizie certe in merito alla sua data di nascita, risulta più attendibile la data di morte, che è fatta risalire all’11 ottobre del 1608, a Milano.