Ernst Paul Klee è stato un pittore tedesco nato in Svizzera e figlio di due musicisti. È stato una figura importante per quel che riguarda l’arte del XX secolo.
Si occupò anche di musica, indirizzato dai suoi genitori, e di poesia ma fu la pittura che più di ogni altra cosa lo coinvolse. Diede vita ad una delle più belle espressioni artistiche del Novecento, anche se inizialmente si mantenne grazie alla sua attività di strumentista presso l’Orchestra di Berna.
Esponente di spicco dell’astrattismo, Ernst Paul Klee era convinto che l’arte dovesse rappresentare la realtà e, quindi, nelle sue opere la considerazione della realtà era essenziale.
Nacque il 18 dicembre 1879, nei pressi di Berna, fu un violinista eccellente e appassionato di musica classica amante di Bach, Mozart, Beethoven e Wagner, e frequentatore di teatri d’opera e di prosa. Fra il 1898 e il 1901 Ernst Paul Klee decise di spostarsi a Monaco di Baviera per frequentare l’Accademia delle belle arti, sotto la guida di Franz von Stuck.
A Monaco entrò in contatto con il movimento artistico dello Jugendstil. Insieme ad altri artisti come Vasilij Kandinskij, Auguste Macke e Franz Marc e fondò il gruppo del “Der Blaue Reiter” (Il cavaliere azzurro).
Fu molto influenzato da Robert Delaunay, un pittore simultaneo-cubista conosciuto a Parigi dopo un viaggio, iniziando a prediligere nelle proprie opere il colore.
A Monaco in una mostra del 1919 venne conosciuto dal grande pubblico internazionale e l’anno successivo chiamato dall’architetto Walter Gropius per insegnare pittura, esperienza questa che si concluse nel 1931 quando assunse la docenza presso l’Accademia di Düsseldorf.
Qualche anno dopo Ernst Paul Klee fu costretto dal regime nazista alle dimissioni dall’Accademia di Düsseldorf, perché la sua arte veniva considerata come “arte degenerata”.
Ritornò alla sua citta natale e nonostante una salute precaria dovuta a una sclerodermia progressiva continuò a dipingere. Nell’ultima parte della sua vita pensò di chiedere la cittadinanza svizzera che solo in seguito gli venne concessa. Morì a Muralto nel 1940, nei pressi di Locarno.