Gaspare Diziani fu pittore e incisore, nato a Belluno nel 1689. Ricevette la sua formazione presso Antonio Lazzarini, ma si trasferì ben presto a Venezia, dove continuò e completò i suoi studi sotto la guida di Gregorio Lazzarini e Sebastiano Ricci.
All’inizio realizzò dipinti antichi per opere teatrali, collaborando con lo scenografo Alessandro Mauro, a Dresda così come a Monaco di Baviera.
Nel 1717 realizzò dei dipinti antichi per il palazzo della Residenza di Monaco di Baviera, che rappresentavano le Quattro parti del mondo, andati perduti durante l’ultima guerra mondiale.
Il primo quadro firmato e datato è l’Estasi di San Francesco (1727)a Belluno in San Rocco, che ha evidenti richiami a quello di Sebastiano Ricci, che si trova a Praga.
Queste prime opere sono caratterizzate da colori accesi e sgargianti, con colate rapide e fragranti. Fu quello un periodo molto fiorente per l’artista.
La sua attività si svolse prevalentemente a Venezia, dove veniva aiutato anche dai due figli, divenuti anch’essi pittori; da lì, inviava a destinazione i dipinti richiesti dalla moltitudine di committenti.
Il 1751 sembrò essere un anno parecchio intenso per l’artista. In quell’anno, infatti, gli venne commissionato il “cielo domenicano” di S. Bartolomeo a Bergamo e il baldacchino della basilica Sant’Antonio di Padova. Avendo riscosso molto successo, ricevette altre commissioni su quella scia, come il dipinto l’Adorazione dei Magi per Clausone.
Nel 1760, aiutato dai figli, realizzò gli affreschi per la Villa Barbini a Caselle d’Asolo.
Gli ultimi suoi dipinti mostrano un ritorno all’accademismo dal gusto neoclassico, come si nota nelle tele del soffitto della Scuola di S. Giovanni Evangelista a Venezia.
Notevoli inoltre sono i bozzetti e i disegni preparatori.
Nel 1766 il pittore fu rieletto alla presidenza dell’Accademia per altri due anni, ruolo che però non poté ricoprire fino alla fine a causa della sua morte improvvisa in una bottega di caffè in piazza S. Marco a Venezia il 17 agosto 1767.